Home/ Info dalle aziende/ Calcestruzzo architettonico: la qualità FLOORTECH Prerit per la ciclabile Bardolino-Garda
La qualità del calcestruzzo architettonico FLOORTECH Prerit è stata scelta per la realizzazione della viabilità ciclabile tra Bardolino e Garda, conferendo notevoli proprietà di resistenza, durabilità, percorribilità e adattabilità al territorio, nonché una sorprendente resa estetica.
A cura di Fabiana Murgia
Il calcestruzzo architettonico, o ghiaino lavato, è solitamente caratterizzato da uno spessore compreso fra i 5 e i 10 cm, nel quale vengono mostrate le qualità estetiche degli aggregati costituenti la massa del conglomerato cementizio.
Questa soluzione offre un notevole vantaggio dal momento che unisce le proprietà del calcestruzzo a una resa estetica di qualità, generando ottimi risultati in termini di prestazioni fisico-meccaniche e durabilità.
La qualità dei risultati estetici si ottiene proporzionando due fusi granulometrici di aggregato che vengono combinati con un’adeguata quantità di legante e di compound in polvere, portando alla definizione di una distribuzione granulometrica “discontinua”.
Le caratteristiche materiche, estetiche e fisico-meccaniche di cui gode il ghiaietto lavato lo rendono particolarmente idoneo all’utilizzo per tratti stradali, viali ciclopedonali e parcheggi urbani ed extraurbani ubicati in contesti storici, paesaggistici e ambientali di pregio.
Il calcestruzzo architettonico FLOORTECH Prerit ha interessato la realizzazione del tratto ciclabile che corre per 4 chilometri tra Bardolino e Garda, registrando una sorprendente tenuta delle condizioni ottimali del percorso dopo cinque anni di utilizzo; una dimostrazione concreta della durabilità di questa tecnologia.Grazie alle qualità estetiche del ghiaino lavato il tratto Bardolino-Garda è riuscito ad armonizzarsi perfettamente con un contesto ambientale paesaggistico e storico di pregio. Ecco che entrano in gioco due aspetti fondamentali di questa tecnologia: la durabilità e l’inserimento nel paesaggio circostante.
Per questo specifico caso è stato impiegato un aggregato locale di origine alluvionale, fortemente eterogeneo in termini di composizione e morfologia, generando un mix design in grado di far spiccare l’aggregato.
Per quanto riguarda, invece, il colore della matrice legante è stata aggiunta una quantità adeguata di ossido minerale ocra, permettendo al conglomerato di armonizzarsi con i colori caratteristici del paesaggio circostante.
La pista ciclabile appare ubicata in prossimità delle acque lacustri del Garda, il che potrebbe causare danni potenzialmente pericolosi legati alle fasi di gelo-disgelo; per questo motivo sono stati effettuati test sul mix design all’interno dei laboratori di ricerca, i cui esiti positivi sono stati ulteriormente dimostrati dalla posa reale sul tratto Bardolino Garda.
FLOORTECH Prerit è arricchito dall’aggiunta di Prerit Compound, una polvere ricchissima di microsilicati costituiti sia da metacaolino che da fumo di silice, un sottoprodotto ottenuto dal processo di lavorazione del silicio e di leghe metalliche a base di silicio.Questa polvere è costituita da particelle di forma sferica, raggruppate a formare degli aggregati, caratterizzate da una grandezza compresa fra 0,05 e 1,0 μm ciascuna, con un diametro medio di 0,1-0,2 μm.
Si tratta di dimensioni che riescono a compensare idealmente la curva granulometrica dei leganti, lasciando alle particelle di fumo di silice il compito di occupare e riempire in modo ottimale i vuoti generati dai granuli di cemento.
Chimicamente il fumo di silice appare costituito prevalentemente da silice, con percentuali variabili da circa l’85% fino al 98%, mentre da un punto di vista mineralogico è un materiale che appare completamente amorfo.
E’ proprio grazie a questa composizione che acquisisce la capacità di reagire con la calce o con la calce di idrolisi del cemento Portland per produrre silicati di calcio idrati, responsabili della resistenza meccanica della pasta cementizia e della riduzione della porosità del calcestruzzo.
Le fibre Readymesh PM-180 vengono aggiunte in forma dispersa nel conglomerato cementizio, modificano le proprietà del materiale composito fibrorinforzato.
Queste fibre lavorano sul calcestruzzo a partire dalle prime fasi di lavorazione dell’impasto, stato “fresco”, e durante la maturazione, fino a raggiungere l’indurimento completo per durare nell’intero ciclo di vita.
Grazie all’ausilio delle fibre Readymesh PM-180 si ostacola l’apertura delle fessure causate da ritiro plastico o igrometrico, migliorando il comportamento a trazione e l’energia di frattura del conglomerato.
La posa di FLOORTECH Prerit avviene per mezzo di vibrofinitrice e successivamente viene applicato il disattivante di presa Prerit Solution, irrorato sulle superfici con nebulizzatore, a formare uno strato la cui asportazione è prevista tra le 6 e le 12 ore successive con l’impiego di un idrogetto a 150 bar.
Questa operazione serve mettere luce il ghiaietto di dimensioni 5-15 mm.
A completamento della superficie ancora umida si applica il consolidante/protettivo a base di silicati di litio, QL Nano Lithium.
Questo prodotto si combina con l’umidità e la calce d’idrolisi formando complesse mineralizzazioni silicatiche notevolmente stabili da un punto di vista fisico-chimico, rafforzando le superfici con azione ad elevata durabilità.
Sempre entro le 24 ore dalla stesura del conglomerato si esegue il taglio dei giunti di contrazione, con passo di circa 5 m, successivamente riempiti con sigillante poliuretanico Protech Flex.
Si ringrazia Strade e Autostrade per il testo originario
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